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Due consigli di lettura dalla Siria al Giappone

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Tempo di lettura: circa 2’30”. /// Una segnalazione. ///

Rete Due mi ha chiesto di partecipare al programma estivo Cosa legge chi scrive. Avevo a disposizione 2’30” per presentare uno o due libri di cui mi sentivo di consigliare la lettura ad altri. Eccoli qui, con tanto di trascrizione e podcast audio.



Due consigli di lettura dalla Siria al Giappone


Fra le tante cose che sanno fare davvero bene i libri, per me ce n’è una che sta sopra a tutte le altre: i libri ci aiutano a trovare le coordinate del nostro posto nel mondo; delle coordinate che vanno poi chiaramente costantemente ricalibrate, affinate. E i due libri di cui vi voglio consigliare la lettura fanno esattamente questo, in due modi completamente diversi.

Il primo libro si intitola Dawla ‒ ‘Stato’, in arabo ‒ e lo ha scritto Gabriele Del Grande, giornalista italiano, come me classe ’82, che per scriverlo ha raccolto sul campo decine di testimonianze, che ha poi utilizzato per narrare le quattro storie che si alternano nel libro.

Il titolo completo è Dawla. La storia dello Stato islamico raccontata dai suoi disertori, il che vi dà un’idea piuttosto precisa del suo contenuto. Ma se per me si tratta di un libro importante da leggere a da far leggere, è soprattutto per come Del Grande riesce a farci entrare nella logica e nel funzionamento dello Stato islamico, un’organizzazione ‒ non dimentichiamolo ‒ capace per anni, con la sua retorica, di attirare migliaia di persone provenienti da tutti i paesi arabi e da buona parte degli Stati europei.


Una questione di vita e di morte

Con il secondo libro vi porto invece in Giappone. E ci tengo davvero molto a presentarvi Shinigami no seido di Isaka Kotaro, libro che purtroppo non è ancora stato tradotto in italiano e che io ho letto nella sua traduzione francese, dal titolo La mort avec précision.

Formalmente si tratta di una raccolta di racconti, racconti che però hanno tutti lo stesso protagonista, Chiba, un angelo della morte che viene di volta in volta inviato sulla Terra, con il compito di seguire per alcuni giorni un candidato al trapasso, in modo da verificare che non ci siano obiezioni di sorta alla sua morte, decisa comunque molto più in alto nella scala gerarchica.

La particolarità di questo quasi-romanzo sta però tutta nel punto di vista da cui sono raccontate le storie che lo compongono. Chiba infatti, a differenza dei suoi colleghi, si rivela estremamente meticoloso e professionale, oltre che un fine osservatore, ed entra davvero nelle vite delle persone che è chiamato a seguire. Allo stesso tempo, però, è un personaggio completamente anaffettivo, quasi incapace di comprendere il comportamento umano. Al lettore viene quindi offerto uno sguardo attento ma alieno sulla nostra umanità, un’umanità spesso bizzarra, poco razionale, dalle logiche contorte; un’umanità a cui siamo però molto affezionati e a cui questo libro ci fa affezionare ancora di più.

Ascolta la versione audio oppure dai un’occhiata al podcast con tutte le altre puntate!

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