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E voi cosa leggete quando piove?

Quando le cose vanno male, agli avidi lettori si presentano sostanzialmente due possibilità.

La prima: cercare libri positivi, che raccontano storie leggere e divertenti, piene di umorismo o di speranza, infarcite di buoni sentimenti e di eventi fortunati, favorevoli coincidenze, personaggi che sorridono alla vita e che ci aiutano a sgombrare il cielo dalle nubi.

Oppure, la seconda: buttarsi su distopie e disastri annunciati, avvertimenti più o meno espliciti di ciò che potrebbe riservarci il futuro. E questo ‒ questo nostro tuffarci dentro a storie del genere ‒ può a sua volta avere due ragioni d’essere.

Da una parte, leggere questo tipo di storie o di saggi può indurci a reagire, mettendoci in guardia su ciò che potrebbe succedere di male se non facciamo nulla; potrebbe spingerci a finalmente rimboccarci le maniche per cambiare le cose.

Dall’altra parte, però, il fatto di leggere queste storie pur rimanendo passivi svaccati sul nostro divano potrebbe comunque farci stare meglio. Nel senso che, queste storie potrebbero comunque farci dire che, in fondo, le cose non ci vanno poi così male. O che, perlomeno, potrebbero anche andare peggio.

È un po’ il pensiero di Igor in Frankenstein Junior, quando dice che «potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere.»

Ascolta il podcast di questa puntata su radiogwen.ch!

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