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Il sole non è così giallo come lo dipingono i bambini

Tempo di lettura: circa 2’00”. /// Un mini-monologo di Colibrì. ///

Si chiude la prima stagione di Colibrì, i libri per becco di chi li legge. Ma si chiude in bellezza, parlando del giallo del sole ‒ e quindi dell’estate ‒ e del giallo inteso come genere letterario e non solo. Chi ha bisogno di qualche consiglio di lettura per i prossimi mesi?



Il sole non è così giallo come lo dipingono i bambini


Giallo, il colore del sole. Perlomeno il colore che sceglievamo per disegnare il sole da bambini e che tutti i bambini continuano a scegliere per disegnare il sole. Anche se ‒ per essere pignoli e mettere un po’ di scienza nella nostra arte ‒ la luce che ci arriva dal sole è assolutamente bianca. Ma chi lo sa che su un altro pianeta, da un altro sole non arrivi luce gialla o ‒ chessò ‒ rosa, in modo da non dover nemmeno indossare occhiali o essere innamorati per poter vedere le cose in modo diverso e sempre, sempre positivo.

Ma a proposito di disegni e dato che l’ultima puntata di una stagione è sempre una buona occasione per trarre dei bilanci, da novembre a oggi a Colibrì abbiamo solo accennato ai fumetti, ma non ne abbiamo mai veramente parlato. Eppure si leggono anche quelli e c’è chi per i fumetti ha una grande passione. E allora mi riprometto di riprendere l’argomento nella prossima stagione. O magari già in questa puntata, perché a mettere insieme il poliziesco con i colori, c’è un fumetto europeo assolutamente da conoscere. Ma nella migliore tradizione di questo genere, vi tengo ancora un po’ sulle spine.

Ad ogni modo, se il motivo per cui il rosa viene associato ai romanzi d’amore è piuttosto chiaro, perché il giallo sia associato ai polizieschi ‒ e solo nella cultura italiana ‒ è meno evidente. Non che sia un segreto, anzi, penso che la maggior parte delle persone che seguono Colibrì già lo sa: magari non ve lo ricordate più, ma già lo sapete. E allora, per cominciare a coinvolgere i miei ospiti di questa dodicesima puntata (Fabrizio Quadranti, Amira Khali e “il cattivo” Raffaele Sanna), gli ho chiesto di spiegarmi perché, in Italia, si parla di romanzi gialli, anche se i libri di Camilleri, tanto per fare uno dei nomi più conosciuti, hanno la copertina blu, come tutti quelli pubblicati da Sellerio.

Insomma, perché i gialli sono gialli e non blu?

Ascolta il podcast di questa puntata su radiogwen.ch!

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