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L’importanza di una buona manutenzione della balestra

Tempo di lettura: circa 1’00”. /// Racconto. ///

Una versione leggermente differente di questo mini-racconto è stata pubblicata, con un titolo diverso, nell’ebook Story Tell, edito da Gabriele Capelli Editore e curato da Flavio Stroppini, uscito nel 2013.


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L’importanza di una buona manutenzione della balestra


Guglielmo tese la corda e alzò la balestra. Allineò con cura l’occhio destro alla freccia: occhio-freccia-Gualtierino. Alzò leggermente la mira: occhio-freccia-mela. Lasciò partire la freccia. E la freccia rimase lì, sulla balestra.

Gualtierino non sapeva bene se lasciare che la paura gli chiudesse gli occhi. O se far sì che l’orgoglio di essere lì, al centro di tutta quell’attenzione, glieli tenesse bene aperti. Pensandoci, nessuna delle due gli sembrava una buona idea. La paura gli avrebbe fatto tremare le gambe, rendendo la situazione ingestibile per papà. L’orgoglio, ne era sicuro, gli avrebbe fatto gonfiare il petto proprio nel momento sbagliato, alzando la mela di qualche centimetro di troppo.

Poi aveva visto l’occhio destro di papà sgranarsi all’improvviso, sgomento. Si era immaginato di avere un mostro orribile alle spalle.

Nello stesso istante, Guglielmo malediceva se stesso. E maledisse tutti i momenti in cui aveva posticipato la manutenzione della balestra per fare altro. Guardò il figlio. Gualtierino stava sperando fortissimo che la freccia trapassasse in un solo colpo la mela e il mostro che credeva alle sue spalle. Guglielmo deglutì. Poi la freccia, inspiegabilmente, partì da sola.


Grazie a Laura per la segnalazione di un errore in una versione precedente del racconto.

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