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Disponibile il podcast della prima puntata della nuova stagione. In cartellone, le parole e la musica di Tracy Chapman, a partire dalle quali abbiamo parlato in particolare di senso d’appartenenza.
Il senso d’appartenenza a Tosti ‘sti testi
Disponibile da ieri il podcast della prima puntata della nuova stagione di Tosti ‘sti testi, il programma bimensile che conduco il lunedì sera su Radio Gwendalyn, in cui ci si tuffa a bomba nel mare dei significati, parlando di musica e di canzoni, partendo però da ciò che quelle canzoni ci dicono e raccontano.
In questa ottava puntata (la stagione scorsa la trasmissione andava in onda con cadenza mensile) siamo partiti da ciò ha scritto e cantato ‒ a partire dal suo debutto nel 1988 ‒ una delle più grandi cantautrici afroamericane, ovvero Tracy Chapman.
Fattasi voce di ben più di una generazione di donne afroamericane, quale miglior occasione allora per parlare, oltre che della sua musica, di temi quali l’identità o il senso d’appartenenza, ma anche delle sfide che le minoranze (numeriche o culturali che siano) sono costrette ad affrontare per affermarsi o, più semplicemente, guadagnarsi un proprio posto nel mondo?
Una miscela esplosiva
Ma non fidatavi delle mie parole. Se nonostante tutto non siete convinti dell’enormità della sua caratura, sappiate che il giornalista Robin Denselow sul Guardian l’ha definita «the one black American performer to have mixed soft-rock balladry with angry lyrics and brought issues of politics and race to the concert hall in such a disarming fashion», ovvero la più rappresentativa fra gli artisti dell’America nera ad aver saputo miscelare ballate soft-rock a testi feroci e ad aver portato in maniera così disarmante questioni politiche e razziali nelle sale da concerto.
E se questo non vi basta per cliccare qui ed ascoltarvi il podcast, sappiate che ci abbiamo messo anche America di Simon & Garfunkel, direttamente dal doppio vinile di The Concert in Central Park. Che nella puntata abbiamo anche inserito la bellissima Banale histoire del duo francese DjeuhDjoah & Lieutenant Nicholson, che trovate anche in questo post, appena più sopra. E che ho tradotto per voi in italiano il testo di Change, di cui trovate il video ufficiale qui sotto.