
Quanti premi Nobel per la letteratura sono andati a uno svizzero? Le risposte giuste potrebbe essere uno, due oppure anche tre. Sul primo scrittore svizzero a vincerlo ci sono pochi dubbi. Si tratta di Carl Spitteler, nato a Liestal nel 1845 e morto a Lucerna nel 1924. Nel 1920 fu insignito dell’ambìto premio, con effetto retroattivo per l’anno 1919. Se ne avete sentito parlare, insomma, è probabilmente per il fatto che quest’anno ne ricorre il 100° anniversario. Quanto alla sua opera, diciamo che non ha lasciato il segno che forse lui sperava lasciasse.
Nonostante tutto, questo non è un buon motivo per non leggerlo. Anzi, per gli italofoni ci sono tre ottimi motivi per scoprirlo o riscoprirlo. Il primo è il volume Il Gottardo, pubblicato da Armando Dadò Editore nel 2017, a cura di Mattia Mantovani. Il secondo è un progetto trilingue, appena pubblicato in italiano dalle Edizioni Casagrande: si tratta di Discorsi sulla neutralità, a cura di Camille Luscher, a cui hanno preso parte 8 scrttrici e scrittori svizzeri, fra cui i ticinesi Fabio Pusterla e Tommaso Soldini. Il terzo è la mia intervista allo storico Fabrizio Viscontini, apparsa sul numero 15 di Cooperazione, in cui si è provato a situare nel suo tempo lo scrittore basilese e la sua opera; e in cui si parla sia di Gottardo sia di neutralità.
Nel 1946, a vincerlo è invece Hermann Hesse. Di nazionalità tedesca, ottiene la cittadinanza svizzera nel 1923. Non so perché, ma a me viene da dire che si tratta di uno scrittore tedesco di nazionalità anche svizzera. Da svizzero, parlarne come di un premio Nobel svizzero mi sembra sempre una sorta di appropriazione indebita. Ciò non toglie che, oltre al fatto di essere sepolto a Montagnola e di aver vissuto a lungo in Ticino, Hesse fosse effettivamente di passaporto svizzero; e che lo fosse già quando vinse il Nobel. Insomma, un premio Nobel svizzero a tutti gli effetti.
Poi c’è Elias Canetti, il più vicino a noi dei tre dal punto di vista temporale, premio Nobel nel 1981. Canetti non è svizzero né di nascita né di passaporto. Però ha vissuto gli ultimi 20 anni a Zurigo, dove è sepolto. Il cimitero è lo stesso in cui riposa anche James Joyce.