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Viva i giochi di società

Seconda storia di copertina per Cooperazione, su un tema che mi sta molto a cuore: i giochi da tavolo e di società. Lo sapevate che in Ticino esistono diverse associazioni, presenti su tutto il territorio, dal Mendrisiotto a Locarno alla Valle di Blenio, passando ovviamente per Lugano e Bellinzona, che organizzano serate aperte a tutti, durante le quali è possibile, oltre che incontrare nuove persone, scoprire e provare anche dei nuovi giochi?

Chi pensa che “giochi di società = Monopoly” rimarrà però deluso. D’altra parte in Germania vengono pubblicato più di 1’000 nuovi giochi da tavolo ogni anno. Rispetto all’inizio del ‘900, quando è stata inventata la meccanica di giochi di quello che resta uno dei giochi di società in assoluto più famosi, le cose sono parecchio evolute.

Leggete l’articolo su cooperazione.ch!


Al di là dei numeri, però, è soprattutto l’atteggiamento delle persone nei confronti del gioco ad essere cambiato. «Una volta era un’abitudine trovarsi a giocare a scopa nei bar», dice Laura, una delle giocatrici presenti questa sera. «Poi c’è stato un lungo periodo in cui il gioco è stato considerato una cosa da bambini. Come se “da bambini” fosse un insulto».

«E se hai questa idea in testa», prosegue sulla stessa linea Sascha Lüscher, presidente dell’associazione locarnese attiva dal 1997, «se anche al bambino viene fatto passare questo messaggio, per sentirsi grande proverà a staccarsi dal gioco. Il che è ridicolo».

Già, perché i giochi di società hanno tanti meriti, sia per lo sviluppo dei più piccoli sia per il piacere e lo stimolo intellettuale dei più grandi; senza contare che possono diventare un ottimo ponte fra le generazioni.

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