Tempo di lettura: circa 2’30”. /// La segnalazione di un racconto e di un appuntamento. ///
No, non si tratta di problemi con il festival, ma del titolo di un mio racconto che potrete trovare alla libreria ufficiale Chiassoletteraria dal 4 al 7 maggio. O che riceverete direttamente a casa, se siete abbonati ad Arbok.
Venerdì si apre ufficialmente la XII edizione del festival internazionale di letteratura Chiassoletteraria, del cui comitato scientifico faccio parte dal 2010. Alle 18.30, l’autore franco-congolese Alain Mabanckou, autore fra gli altri di Pezzi di vetro e African psycho, verrà intervistato da Roberto Antonini.
Ma già giovedì sera ci sarà il vernissage dell’installazione artistica Deerstand ‒ Stagestand di Florian Hauswirth e Katia Ritz allo Spazio Lampo (con concerto a sorpresa) e il Ticino Poetry Slam condotto da Marko Miladinovic al Murrayfield Pub, che per tre giorni diventa lo Sherwood’s Night Clubbin’.
E comunque sia, come per tutti i festival ma per Chiassoletteraria in particolare, la regola è quella di lasciarsi sorprendere. Andate a ascoltare e incontrare un autore o un’autrice che già sapete di apprezzare, ma poi il bello sta soprattutto nel conoscere nuove voci, nuovi libri, nuove storie di vita e di finzione. Senza false modestie, quest’anno pensiamo proprio di aver messo in piedi un programma che possa interessare tutti.
Dalle foreste del Nord Europa ai nostri castagni
Ovviamente, segnalare un incontro in particolare sarebbe fare un torto a tutti gli altri. Quindi il mio invito è semplicemente quello di andare a dare un’occhiata al programma sul recentemente rinnovato sito di Chiassoletteraria e farvi un’idea di cosa più vi interessa.
Ad ogni modo, come al solito c’è un buon mix di autori svizzeri, italofoni (dall’Italia e dalla Svizzera Italiana) e internazionali, di cui quest’anno ben tre che scenderanno dalle foreste del Nord Europa per sedersi idealmente sotto uno dei nostri castagni a raccontarci di posti lontani, di tempi di guerra e di api.
Dato che siete sul mio blog, un paio di appuntamenti devo però comunque segnalarveli. Sabato mattina alle 11.00 modero l’incontro che abbiamo intitolato Tre voci nella natura, in cui scopriremo tre libri di tre giovani autrici svizzere di tre lingue diverse ‒ Noëmi Lerch, Anne-Sophie Subilia e Doris Femminis ‒ ognuna delle quali, in un suo recente romanzo, si è confrontata con il mondo rurale. Mentre domenica alle 16.45, dialogherò con Paolo Cognetti, autore del recente Le otto montagne, di cui sono stati venduti i diritti di traduzione in più di 30 paesi, ma che in passato ha scritto soprattutto racconti, che sono secondo me almeno altrettanto validi.
E poi, a Chiassoletteraria sarò presente anche in libreria.
Ecco qui le magagne!
Come avevo annunciato tempo fa, è in arrivo un mio racconto per il collettivo Arbok, pubblicato ad ANAedizioni di Locarno. Si tratta di una serie di pubblicazioni che viene distribuita di regola agli abbonati: un racconto al mese dentro a una busta gialla. Ma si possono trovare anche in alcune librerie e, in occasione di Chiassoletteraria, si troverà alla libreria ufficiale del festival.
Ecco come lo descrive Giorgio Genetelli, autore, oltre che iniziatore e coordinatore di questo bel progetto editoriale:
«Sebastiano Marvin debutta con un racconto che ondeggia tra un presente di vanità e una rigenerante distopia. Magagne a venire, con la sua scrittura piana e sottile, mette il dito nella piaga del lavoro sottopagato e follemente esigente. Un colloquio straniante, che svela una forma di nulla alla quale ribellarsi.»
Se volete sostenere Arbok, è appena partita la campagna abbonamenti per la prossima stagione, che questa voltà andrà da luglio 2017 a dicembre 2018, proponendo quindi 18 numeri. Per informazioni, contatti e abbonamenti, potete rivolgervi direttamente a: impressione.anaedizioni[at]gmail.com (Franco Lafranca) oppure a giorgiogene[at]bluewin.ch (Giorgio Genetelli).
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